Progetto IRRIFLORVIVA
Progettazione e realizzazione di centraline e software innovativi per il pilotaggio
dell’irrigazione capaci di aumentare l’efficienza dell’irrigazione nel florovivaismo.

Finanziato dal MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) con D.M. 11050/7643/09
Presentazione

Attivitá

Software

Divulgazione

Il progetto IRRIFLORVIVA è uno dei progetti di ricerca e sperimentazione nel settore florovivaistico proposti dalle piccole e medie imprese operanti nel settore florovivaistico e da realizzarsi attraverso la collaborazione con Istituzioni di ricerca, co-finanziato dal MIPAF con il bando Florovivaismo del 2007 (DM 186/2007). Fanno parte del progetto la ditta Nuova A. Guastapaglia-L’irrigazione di Pescia (PT), promotrice del progetto, il Centro Sperimentale per il Vivaismo (CESPEVI) di Pistoia e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali,(ex dipartimento Biologia delle Piante Agrarie) dell’Università di Pisa, a cui appartiene il prof. A. Pardossi, coordinatore scientifico del progetto.

Il presente progetto di ricerca, iniziato il 1/10/2009 e conclusosi il 30/09/2013 (durata di 36 mesi+ 12 mesi di proroga), è nato dall'esigenza della ditta A. Guastapaglia di Pescia (PT) di migliorare e adattare alle specifiche esigenze del florovivaismo una centralina irrigua già sviluppata dall'azienda stessa, in modo da creare un prodotto con caratteristiche innovative e che risponda alle reali necessità del mondo produttivo del vivaismo ornamentale e del fiore reciso e che, al tempo stesso, abbia un rapporto qualità/prezzo fortemente competitivo.

Il progetto ha realizzato un’indagine preliminare fra le aziende florovivaistiche toscane, evidenziando che la scarsa efficienza irrigua nel settore florovivaistico è dovuta principalmente ad una errata o mancata stima dell’evapotraspirazione e in parte ad errati volumi irrigui. Per questo motivo nel progetto sono stati, realizzati due software, uno per il calcolo del volume irriguo ottimale sia di colture in vaso che in terreno (CAL-VIR), l’altro per gestire le informazioni aziendali sui consumi storici delle colture effettuate in azienda (IRRIVIVA CONTROLLER).

Il progetto ha poi realizzato e collaudato due nuove centraline per il pilotaggio dell’irrigazione una dedicata alle esigenze specifiche delle aziende floricole, denominata IRRI-RZS e l’altra pensata per le aziende vivaistiche (centralina IRRIVIVA).

Centralina irrigua IRRI-RZS
La centralina IRRI-RZS utilizza fino a 6 sensori dielettrici per la misura del contenuto idrico volumetrico (VWC), che le permette di attivare l’irrigazione quando questo risulta inferiore di una determinata soglia, per un tempo pre-stabilito. La centralina è stata dotata di sistemi di sicurezza che permettono di evitare danni alla coltura in caso di malfunzionamento delle sonde dielettriche come ad esempio l’impostazione di un intervallo di tempo minimo e massimo, oltre il quale non si può effettuare o viene effettuata forzatamente una nuova irrigazione. Inoltre il sistema presenta la possibilità di segnalare anomalie di funzionamento delle sonde. Il collaudo della centralina IRRI_RZS è stato effettuato su una coltura di geranio in vaso e una coltivazione di piante di fotinia (2011) e di lauroceraso (2012): il risparmio idrico permesso dalla centralina innovativa rispetto alla tecnica tradizionale è oscillato da un 33% (geranio fino ad un massimo del 50% (fotinia e lauroceraso). Detta riduzione si è poi ripercossa anche sulla quantità di nutrienti lisciviati, in particolare sulla quantità di azoto.


A sinistra: centralina IRRI-RZS, con display LCD interattivo touch-screen. A destra: sensori dielettrici Terrasense SMT2 (Netsens) per la misura del contenuto idrico volumetrico.

Centralina IRRIVIVA
La centralina IRRIVIVA è stata progettata specificatamente per il suo utilizzo nell’azienda vivaistica, caratterizzata un elevato numero di settori irrigui, spesso con differenti combinazioni di specie, forma di allevamento e dimensioni del contenitore. In questo scenario, non è possibile adottare volumi irrigui fissi con turni irrigui variabili a seconda del tasso di traspirazione della coltura, ma è invece necessario prestabilire turni irrigui fissi per ogni settore, basandosi sulle condizioni evapotraspirative più elevate della stagione e adattando poi i tempi di irrigazione e al limite il numero di irrigazioni giornaliere.

Il sistema prevede che in un determinato comprensorio (o a livello aziendale, se si vuole una maggiore precisione), sia installata una centralina meteorologica, in grado di calcolare un coefficiente KET calcolato come rapporto fra l’evapotraspirazione potenziale giornaliera (ET0g) e quella storica massima della quindicina di riferimento registrata nella zona (ET0max) negli ultimi 20 anni. Il coefficiente è poi spedito giornalmente, via SMS, a tutte le centraline irrigue abilitate ed è utilizzato da queste per modificare automaticamente la durata dell’irrigazione e, quindi, il volume irriguo su tutti i settori abilitati. Il coltivatore, periodicamente, poi dovrà stimare la condizione di evapotraspirazione effettiva massima per la sua coltura (in base allo sviluppo di questa) e regolare i tempi d’irrigazione per somministrare un adeguato volume irriguo. La centralina collaudata su piante ornamentali (fotinia e lauroceraso) nel 2012 e nel 2013, permette di ridurre il consumo di acqua di circa il 32%, con una riduzione di azoto lisciviato del circa 40%.

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I risultati ottenuti dal progetto, non soggetti a brevetto, sono stati pubblicati sul presente sito internet e divulgati attraverso l’organizzazione di 2 Open Day, di un congresso finale, con 3 pubblicazioni su riviste specializzate del settore e con la partecipazione a diversi congressi sull’utilizzo razionale dell’acqua in agricoltura.
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